Microutopie

IaN+ with Marco Galofaro

 

La nave rappresenta il modello perfetto di razionalizzazione degli spazi abitabili, di ottimizzazione degli ambienti minimi. In “Verso una Architettura”, nel capitolo dal titolo “Occhi che non vedono i Piroscafi”, Le Corbusier esalta il piroscafo Aquitania, che diventa un simbolo dell’architettura moderna, della nuova estetica e del nuovo stile – anzi della negazione dello stile, del progresso dell’uomo.

Se Le Corbusier vede “l’Aquitania come una villa sulle dune di Normandia”, Hans Hollein negli anni sessanta rompe questa immagine idilliaca e sostituisce la nave con una portaerei che si adagia su un paesaggio rupestre.

Tutto è architettura per Hans Hollein. L’architettura è intesa in senso stretto e nel suo significato più vasto: Hollein, non pensa più in termini di stile architettonico, di convenzionali opere architettoniche, ma considera l’architettura e le arte elementari visuali come espressioni dello spirito umano. Architettura e paesaggio si sovrappongono: la portaerei è una macrostruttura che violenta e crea il paesaggio.

Nel 2005 la portaerei Oriskany, una delle unità storiche della U.S. Navy, è stata affondata a circa 40 chilometri al largo di Pensacola, sulla costa occidentale della Florida. Da strumento di morte, quando dal suo ponte partivano i raid della guerra del Vietnam, a santuario di pace per coralli e pesci del Golfo del Messico, il relitto della nave da guerra si trasformerà con il tempo nella più grande barriera corallina artificiale mai creata, avviando l'attuazione di un programma di riconversione delle navi da guerra non più in servizio. La portaerei riciclata diventa realmente un paesaggio naturale, ritrovando ottimismo contro l’idea di un’architettura che rispecchia una condizione moderna fondamentalmente invivibile.

Con Microutopie abbiamo la possibilità di ribaltare il campo ancora una volta e fare in modo che il paesaggio e l’architettura trasformino una portaerei.

Se davvero si vuole tornare a pensare l’architettura non solo come produzione di fittizi regni dell’immaginazione, ma anche come possibilità di dare senso al reale nella sua forma, allora occorre pensare l’architettura non più come diagramma di tutto, bensì come fatto specifico che trova il proprio fondamento nell’uso delle cose… L’uso dello spazio si incarna direttamente nella forma architettonica e quindi non ha bisogno di nessuna altra rappresentazione se non la forma in tutta la sua assolutezza di oggetto. (Pier Vittorio Aureli, Gabriele Mastrigli)

Il nostro lavoro si concentra su un oggetto specifico provando a ripensarlo come realtà oggettiva e come fatto architettonico. Nel momento in cui l’architettura ricicla una portaerei, un nuovo programma funzionale amplifica la sua portata. In artscape la portaerei diventa museo, in housescape la portaerei diventa abitazione, in sportscape la portaerei diventa un parco tematico, in landscape la portaerei ritorna ad essere un paesaggio naturale. Le portaerei trasformate rappresentano il limite tra due specificità: non sono più navi da guerra, non sono certo delle architetture pure, ma diventano delle strategie operative. 

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This project issues two main concepts: the recycling of architecture and the recycling of armaments to produce new landscapes.

The four aircraft carriers represent the synthesis of our idea of new ecology, which is built around the concepts of transformation, relationship and temporal evolution.

In our notion of “new ecology”, architecture plays a leading role, because of its integral part in the planning process, which shapes the territory and gives a strong contribution to the urban planning renewal, aiming to link human settlements, urban textures and nature.

In Microutopies, the war machines become fleets to host humanitarian interventions: in an artscape they become museums, in housescapes apartments, in sportscape a theme park, in landscape the aircraft carriers return being themselves, as natural environments.

This project erases every physical boundary by moving the limits of reality beyond the very concept of localism.